30° compleanno per il fenomeno punk

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punk.jpg 1977: teste rasate e creste colorate, abiti rigorosamente dark, pieni di borchie e catene, trucco viola e nero e stivaloni anche in piena estate. Così esplose il fenomeno punk, ormai già trent’anni fa.

Seppur passato l’effetto choc prodotto da questa rivoluzione, lo stile punk è ancora attuale e intramontabile.

Benché oggi sia spesso solo una nostalgia, negli anni 70 fu una vera e propria esplosione, che camminò di pari passo con nuovi gruppi musicali impegnati in rock duro e grezzo, più “cattivo”, contraddistinti da gesti provocatori e testi irriverenti.

Abiti neri o comunque dark, poche griffe, dettagli sadomaso, borchie, spille, catene, piercing, pantaloni sgualciti e tatuaggi rappresentano la divisa tipicamente punk, della quale Vivienne Westood si è fatta portabandiera.

Il trucco prevede kajal nero attorno agli occhi e rossetti rigorosamente viola scuro. Smalti neri e lucidi, su mani e piedi.

Oggi è uno stile che ancora indica aggressività, voglia di sfida e di rivalsa, e la ritroviamo a cicli anche in molti stilisti, come John Richmond e la Westwood, marchi dell’Inghilterra, luogo cult del fenomeno punk.

1 commento su “30° compleanno per il fenomeno punk”
  1. alessandro ha detto:

    bastardi! il punk e’ nella testa non nella cresta.. e dark non vuol dire un cazzo.. e’ un puro e semplice stereotipo da stronzi!


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