Come diventare consulente d’immagine: idee e consigli per iniziare
Di OmarLa consulenza d’immagine è un settore professionale destinato a rivestire un’importanza crescente nel nostro Paese. Il consulente d’immagine lavora per migliorare l’immagine del cliente sotto il profilo personale e professionale. I consulenti d’immagine uniscono il know-how nel settore della moda e del marketing e concentrano l’attenzione sulla scelta di abbigliamento, acconciature, make-up, calzature e accessori – in modo da valorizzare al massimo l’aspetto della persona e contribuire a renderla più credibile e sicura di sé in ogni occasione. Il consulente inizia analizzando la forma e i colori del corpo di chi ha davanti, parallelamente alla personalità e agli obiettivi da raggiungere. In base alle valutazioni raccolte fa le sue proposte riguardanti il look, suggerendo i necessari cambiamenti al guardaroba e non solo.
Come costruire una carriera da consulente di immagine
Il primo passo indispensabile è quello della formazione. In Italia esistono accademie che offrono dei piani di studio ad hoc, che includono materie come storia della moda, etichetta e dress code, analisi delle forme antropometriche, analisi dei colori. Tali corsi, di solito tenuti da consulenti di immagine con attività già avviate, rilasciano un attestato di partecipazione e frequenza. Al di là della formazione scolastica occorre tenersi sempre estremamente aggiornati sulle novità in campo fashion e lifestyle per essere sempre pronti a cogliere il meglio delle nuove tendenze: lo si fa leggendo e frequentando workshop, showroom, sfilate e simili. Dopo la scuola se possibile è consigliabile aderire a un programma di stage presso un’agenzia di consulenza di immagine, che costruirà le basi di una solida esperienza. Per chi volesse fare le cose davvero sul serio, esiste la possibilità di ottenere negli USA la certificazione internazionale AICI CIC (Certified Image Consultant), rarissima in Italia.
Il secondo punto consiste nella creazione della clientela e nella promozione della propria attività. La cosa migliore per iniziare è iniziare a fare pratica con amici e familiari, anche gratis, ma documentando il lavoro svolto con successo con foto e testimonianze scritte. Poi occorre ritagliarsi visibilità online. La strada più semplice e immediata è l’apertura di profili social (Instagram e Facebook in primis) dove pubblicare gli scatti di qualità dei propri primi lavori e immagini di sé stessi con commenti su scelte nel look e nello stile. In seguito è indispensabile aprire un sito web ben strutturato per presentare la propria persona, l’attività svolta, con un portfolio di lavori passati, un blog con articoli (assolutamente inediti) sull’argomento e naturalmente le informazioni per stabilire un contatto.
A questo punto, se il business sta iniziando a “girare” e l’attività lavorativa diventa abituale ed autonoma, è il momento di mettersi in proprio come professionisti: bisogna aprire una partita IVA mediante presentazione del modello AA9/12. Tale presentazione può avvenire in forma cartacea con consegna di persona presso una sede dell’Agenzia delle Entrate, oppure in forma digitale, tramite un consulente fiscale abilitato. La seconda opzione è preferibile, anche perché la partita IVA richiede la scelta oculata del regime fiscale più consono (forfettario o ordinario), oltre che del Codice ATECO, e tutta una serie di adempimenti fiscali e contributivi iniziali e periodici.
Noi consigliamo di rivolgersi a servizi di consulenza fiscale online come FiscoZen, che offre vari piani tariffari all-inclusive a prezzi estremamente abbordabili e la garanzia di poter godere in ogni momento di assistenza personalizzata comodamente da casa.
Foto di Artem Beliaikin da Pexels
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