Harriet Verney: una stilista inglese molto fuori dagli schemi
Di NicolettaAbbiamo imparato a conoscerla sul portale Yoox. Gli americani che si intendono di moda la definiscono The coolest girl on the other side of the Atlantic.
Di sicuro non si tratta di una donna che si fa dettare le regole da qualcuno. Potremmo paragonarla a un mix tra un’eroina dei romanzi delle Brontë e una protagonista al femminile di Gioventù bruciata ambientata nella Londra più trasgressiva.
D’altra parte, nella sua famiglia c’è un’antenata al cui spirito assomiglia molto: la sua bisnonna Lady Vera Delves Broughton era una viaggiatrice senza paura negli anni 30 del secolo scorso, feroce ed esagerata nel suo approccio alla vita. Sua zia, Isabella Blow, era invece un’icona della moda globale, fu editor di riviste prestigiose come Vogue, British Vogue e Tatler.
La carriera di Harriet nella moda è iniziata lavorando come stagista per Alexander McQueen quando aveva solo 16 anni. Da sempre mostra uno spiccato gusto per il travestimento, più che per l’abbigliamento, con accostamenti a dir poco arditi come giacchette rosa shocking della Adidas con colorate gonne a balze. Oppure camicie di Ralph Lauren su kilt scozzesi. Per non parlare dei vestitini di lana con camicette dal collo vittoriano.
Come avrete capito, si tratta di una totale anarchica del fashion system. Ma a nessuno verrebbe in mente di scaricarla. Oltre a disegnare le sue collezioni, collabora infatti con varie testate cult nel mondo della moda, tra cui i-D, Vogue e il portale Vogue.com.
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