Moda calzature: il grande ritorno del tacco a virgola

Nelle recenti sfilate del prêt-à-porter per la stagione autunno-inverno 2013-2014 che si sono tenute a Parigi, hanno fatto la ricomparsa sulle passerelle i celeberrimi tacchi a virgola che le nostre mamme ricordano bene. In francese si chiamano talons virgule e devono il curioso nome al fatto che, guardati di profilo, hanno una forma arcuata molto simile a quella del più comune segno di interpunzione.

Il tacco a virgola fu una brillante invenzione del designer di calzature francese Roger Vivier – lo stesso che inventò i tacchi a spillo e il tacco choc, tanto per intenderci, quindi non uno qualunque. La brillante idea gli venne verso la metà degli anni ’50 e questo tipo di sostegno per la scarpa alma imperò per almeno un decennio come particolare imprescindibile delle décolleté donna più chic.

Nonostante l’aspetto estremamente incurvato, questo tacco garantisce maggiore stabilità al piede di quanto si potrebbe pensare. Di solito l’altezza del tacco non è vertiginosa, ma si aggira sugli 8 centimetri. Con un’altezza maggiore il rapporto tra il raggio di curvatura e il limitato diametro del tacco non riuscirebbe a garantire la resistenza nel tempo alle sollecitazioni della camminata. Se il tacco a virgola arriva a 10 centimetri o addirittura li supera deve essere necessariamente di metallo o in altro materiale altrettanto resistente e mostrare una curvatura molto più contenuta, sconfinando nel territorio del cosiddetto “tacco a parentesi”.

Ora a noi comuni mortali non resta che tenere d’occhio i cataloghi online delle più note aziende calzaturiere che, speriamo a prezzi abbordabili, inizieranno sicuramente a seguire il rinnovato trend, offrendo deliziose scarpette con tacchi a virgola declinati nelle più svariate fogge. Alcuni nomi per andare sul sicuro? Missoni, Pollini, Antonio Marras, Jerome C. Rousseau, Melissa, Karine Arabian, Dolce & Gabbana, Versus by Versace e McQ by Alexander McQueen.