Moda equosolidale: Mona Mohanna
Di Valeria ScottiUna stilista di origine libanese che ha scelto di coniugare il suo lavoro con l’impegno per lo sviluppo delle attività microimprenditoriali al femmile in Medio Oriente.
Ecco a voi Mona Mohanna, nata a Khiam, nel Sud del Libano. Nel 1989 l’arrivo a Reggio Emilia dove si iscrive a un corso per stilisti. Poi il trasferimento a Milano e la nascita di un vero e proprio marchio, oltre al diploma a pieni voti alla Domus Accademy di Milano.
Gli abiti e gli accessori Mona Mohanna sono profondamente legati alla Siria e al Libano, i Paesi dove si svolge la produzione. Merito anche del gruppo di persone che circonda la stilista da più di dieci anni – tutti libanesi, palestinesi e siriani – e dei materiali: sete stropicciate con tinture artigianali, garze di lana tessute a telaio, perle di vetro soffiate e bottoncini cuciti a mano.
L’identikit del cliente tipo? Sicuramente una persona che ha viaggiato molto, che ama le altre culture e desidera arricchirsi con qualcosa che abbia senso e sia, perché no, anche unico.
Infine, un concetto che in pochi professano: quello di seduzione pudica per tutte quelle donne che vogliono esprimere la bellezza del corpo, e non della nudità.
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