Studiare Product Design presso IED apre le porte a una solida carriera
Di NicolettaPer molti giovani poter sperare in un solido futuro lavorativo, ricco di prospettive, di soddisfazioni e ben remunerato è una chimera. E’ anche vero che ognuno è in larga misura artefice del proprio destino e che la scelta del corso di studi può contribuire a creare una grossa differenza.
In un paese come l’Italia, da sempre – e ogni giorno di più – apprezzato nel mondo per l’estro e il gusto innato, un corso di Product Design presso un’importante scuola superiore come l’Istituto Europeo di Design potrà essere un “punto luce” (passateci la metafora) del proprio curriculum vitae. Lo IED – che ha sedi a Milano, Roma, Torino, Venezia, Firenze, Cagliari, Como, Madrid, Barcellona, San Paolo e Rio de Janeiro – propone un’offerta formativa molto articolata, in lingua italiana o inglese – e per molti versi costituisce uno dei pochi importanti anelli di collegamento tra formazione scolastica e realtà industriale, tra offerta formativa teorica e aggancio dei nuovi trend.
IED esiste da più di quarant’anni, gode di altissimo prestigio in tutto il mondo, e offre a italiani e stranieri formazione e ricerca nei settori Design, Moda, Comunicazione Visiva e Management delle imprese di stampo creativo. Grazie a una continua interazione tra insegnanti, professionisti, brand, istituzioni e studenti nazionali e internazionali si presenta come una fucina di creatività e innovazione.
Tra i programmi triennali post-diploma che offre IED (riconosciuti dal Ministero dell’Università come Diplomi di Primo Livello), c’è il corso di Product Designer. Frequentabile a Milano, Roma, Torino, Cagliari e Firenze, porta alla formazione di figure professionali capaci di ideare, mettere a punto e progettare in ogni dettaglio prodotti per il sistema industriale con attenzione al loro profilo creativo, ma anche estetico, sociale e tecnologico. La preparazione di questa figura professionale prevede lo sviluppo dell’abilità di capire e prevenire le future esigenze del pubblico, convincere le industrie a mettersi sulla strada nuova e stilare progetti curati in ogni parte per consentire la realizzazione del prodotto su scala industriale. Non manca la formazione degli studenti su quelle che sono le più recenti mutazioni nel settore del product design: l’uso di strumenti digitali per modellazione 3D, renderizzazione, stampa 3D, sperimentazione in laboratorio e prototipazione elettronica. E poi si sottolinea l’attenzione sempre crescente da riservare all’ambiente, alla sostenibilità e all’equità sociale. Si preparano gli studenti a fare propria la nuova relazione oggi esistente tra molti designer e il mercato – dove il progettista diventa anche imprenditore con articoli autoprodotti o prodotti in piccola serie da aziende artigiane.
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